Giampiero Gelmi nasce a Milano nel 1953.
Nel periodo liceale ed universitario collabora con periodici milanesi figli della effervescenza culturale degli anni '70/'80, tra questi il settimanale di politica attualità e costume COSE D'OGGI; il quindicinale nato nelle università FULL e la rivista mensile ancora di politica cultura economia attualità L'AMBROSIANO 30 GIORNI.

Negli anni '80 ricopre il ruolo di direttore responsabile del CORRIERE DI MORTARA, settimanale d'informazione di quella città.
Collabora a lungo con L'ARALDO LOMELLINO il più vecchio giornale d'Italia.
Sempre in quegli anni si occupa di teatro amatoriale sia come giornalista che come attore/regista, si ricorda in particolare la messa in scena di un'opera di Diego Fabbri: “Veglia d'armi” nella quale oltre che come regista interpreta il ruolo di padre Farrel.

Si laurea in lettere moderne con il massimo dei voti e lode.

La sua attività lavorativa inizia subito dopo il liceo, come studente lavoratore, e si svolge tutta nel mondo finanziario dove ricopre ruoli di crescente responsabilità fino a diventare Direttore Generale del secondo gruppo bancario–assicurativo italiano.
Ricopre inoltre ruoli di consigliere di amministrazione di numerose società anche quotate.

Per tale particolarità nelle prime recensioni delle sue opere poetiche gli viene attribuita, a ragione, l'etichetta di “manager poeta”.

Nel 2004 pubblica con la casa editrice Lieto Colle CERCO PAROLE CAPACI antologia poetica che raccoglie una piccola parte della sua numerosa produzione dall'adolescenza fino a quell'anno.
Nel 2005 pubblica sempre con Lieto Colle il libro di racconti CINQUE BISACCE, e nel 2007 una nuova raccolta poetica DOPO MOLTO DI TE dedicata alla moglie Sabrina.
E' presente inoltre nell'antologia CORALE PER OPERA PRIMA con una poesia, presente nel sito, dedicata al figlio.
Con le edizioni Pulcino Elefante nel 2005 ha pubblicato la plaquette VORREI ESSERE VENTO.
Nel 2011 ha pubblicato inoltre il racconto IL NEBBIA in versione audiolibro, e sempre come audiolibro IL CASTELLO DI ARUPA, racconto tratto da CINQUE BISACCE entrambi con la casa editrice Shamba Edizioni.
Collabora con la rivista di cultura ed arte Mondo Arte.

Dal 2009, lasciato il lavoro di manager, si è trasferito con la famiglia da Milano in toscana da dove si dedica ad iniziative umanitarie in tutto il mondo (vedi link Butterfly).
Ha approfondito tecniche di formazione per la crescita personale in particolare il metodo CENTERING, diventando egli stesso Centering Trainer.


Giacomo

Giacomo,
non so se ti vedrò
cantare in coro con gli amici,
scalar montagne,
o costruire grattacieli.
So che sei arrivato
quando dovevi, quando hai voluto.
Hai scelto tu il momento giusto
mi hai indicato la strada
per camminare in questa favola
con la mia principessa
dagli occhi azzurri.
Cosí piccolo, cosí forte
mi sollevi da una vita
affannata da tanti errori.


Nota sull'autore di Michelangelo Camilliti

Il Poeta non teme il naufragio della parola, poiché, prima che dalla parola, egli è abitato, nella sua scrittura, dalla muta voce del cuore e dalle grammatiche esistenziali dell’anima.

Il libro di Giampiero è un dolente, amoroso lai che attraversa prospettive di luce, sogni e ombre che generano con quel calore colloquiale del dire, un abbraccio che da tempo aspettava esser dato…

[…]

Penso - leggendo i tuoi racconti – alle nostre madri, penso a una stretta di mano, a un abbraccio, a un sorriso senza maschera. Con rughe e dolori che a pochi fai leggere.

La tua scrittura dovrebbe aiutarci a vedere con i nostri occhi a volte distratti, a volte esausti, come l’uomo ricerchi incessantemente dentro e fuori di sé il senso della propria esistenza, la sola opportunità che gli è data per affermare la propria dignità.

Io la tua calligrafia adesso la conosco, come le tue rughe. Siamo di passaggio, Giampiero.

Qualcosa rimane e sa di buono: la nostra amicizia, gli occhi che sappiamo, la tua scrittura e tutte queste persone che – stasera – sicuramente apprezzeranno la stessa calligrafia, lo stesso affetto. […]


Oggi è una giornata speciale.

In mente ho due eventi, stranamente contemporanei...chi crede che il caso non sia un caso...

Oggi pomeriggio, mentre io presento a Milano il mio ultimo libro Il manager mancino, il mio amico Giampiero Gelmi si sposa con Sabrina.

Giampiero ha una storia professionale molto importante che lo ha portato a ricoprire il ruolo di Direttore Generale di diverse Compagnie di Assicurazioni ed oggi a ricoprire il ruolo più istituzionale di Consigliere di diverse società� […]

E' sempre stato un manager dotato di una particolare sensibilità dell'animo ed eleganza dei modi ed è cosî che si pone in ogni ambito. Ho conosciuto Giampiero grazie alla nostra collaborazione professionale ed ho scoperto che, pressochè segretamente, aveva l'abitudine di scrivere poesie. Lo faceva consapevole della sua vena, ma anche convinto che questa sua abitudine, se resa pubblica, avrebbe potuto essere in qualche modo lesiva della sua immagine manageriale. A quel tempo ho pubblicato Leadership e Amore, e vi ho inserito, naturalmente con l'assenso di Giampiero, alcune sue poesie, indicandone però l'autore con uno pseudonimo, come da lui voluto. In quel periodo non era raro incontrarlo a casa mia, in occasione di serate con amici che avevamo battezzato serate artistiche, leggere le sue poesie e i suoi racconti.

Mi piace pensare che il nostro incontro abbia concorso a indurlo a pubblicare col suo nome. Poco dopo l'uscita di Leadership e Amore, infatti, Giampiero ha pubblicato� […]

Giampiero e Sabrina oggi si sposano con una cerimonia molto riservata, ma i loro amici li penseranno: Giampiero forse non sa che il suo carisma rappresenta a volte, paradossalmente, un ostacolo all'esplicita dimostrazione di amicizia da parte degli altri, ma stia sicuro, l'amicizia c'è.

Gli amici che desiderano partecipare alle nozze fra Giampiero e Sabrina, lo possono fare con una donazione alla Fondazione Butterfly. Con i fondi raccolti, verrà costruito un nuovo pozzo in Africa che andrà ad aggiungersi agli altri che la Fondazione ha già costruito� […] anche questo ci dice chi è Giampiero.

Desidero chiudere questo post con una poesia di Giampiero, credo la più recente:

Sapremo amarci
senza perdere noi stessi,
sfiorandoci
sapremo appartenerci,
saremo fiore e farfalla,
acqua e torrente,
saremo sempre
saremo noi.


Il Sole 24 Ore - 6 ottobre 2008